Molto chiara risulta la differenza tra questi due atteggiamenti: il primo , pur con qualche ambiguità, rappresenta l’unica possibilità di sopravvivenza nella società contadina, soggetta ai cambiamenti del clima, ma anche alla prepotenza dei più abbienti, mentre la seconda è sempre giudicata moralmente riprovevole, anche perché non gratificante sul piano pratico.
L’ha refatti i guadagni de Maria cazzetta
Hai rifatto i guadagni di Maria “cazzetta”
(detto di persona che fa acquisti sbagliati ed è incapace di risparmiare)
A robba dell’avaru sa magnanu i scruccuni
Il patrimonio dell’avaro se lo mangiano gli scrocconi.
A robba dura tre generasiuni: a prima a fa, a seconda a mantè e a terza a dissepia
Il patrimonio dura tre generazioni: la prima lo crea, la seconda lo mantiene e la terza lo distrugge.
Cento a resparagnà e unu a sprecà non se rriva
Cento a risparmiare e uno a sprecare non si arriva lontano
Chi de a robba sea se protesta pia un maju e daielu ‘ntesta
A chi si priva del suo patrimonio prima di morire, dagli un colpo in testa con un maglio.
Chi resparagna u diavulu s’u magna
Chi risparmia il diavolo se lo mangia
Chi resparagna, spreca
Chi risparmia, spreca.
Quello che ce mitti ce retrovi
Quello che metti da parte ritrovi.
Quissu me pare u recalu che fece Berta ‘a nepote
Quello mi sembra il regalo che fece Berta alla nipote
(detto di persona avara che non fa un regalo adeguato alle circostanze)
Sparti ricchezza diventa povertà
Dividi la ricchezza e diventa povertà.