1. raspóllo s.m. 2. racimolo s.m. piccolissimo grappolo di uva che solitamente rimane dopo la vendemmia. Da cui il termine recciaccarià.
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1. ciambella s.f. 2. accessorio del basto*
NB. Alcuni credono che il cuscino realizzato con un canovaccio o altro panno, attorcigliato su se stesso ed arrotolato a ciambella da mettere sulla testa per trasportare materiale duro e pesante faccia parte di questa voce; ERRORE, si chiama SPARRA
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cimurro s.m.
gamba s.f. NB. cianca-cianchi sono degli umani ed animali; tavoli e sedie hanno “pède-pédi”
sgambetto s.m. per noi s.f.
1. masticare controvoglia v. 2. (fig) parlare fra i denti, in modo sibillino
persona lenta nell’operare o nell’esprimersi
1. prolunga elettrica 2. ciabatta
ciabattare v. (Strascicare le ciabatte o le scarpe nel camminare). « Vidi de sbrigatte, mmece de iì ciavattenno pé casa! – Vedi di sbrigarti, invece che ciabattare per casa!»
1. sciattóna agg.
varietà di fagiolini
cicca pl. cicche( mozzicone di sigaro o sigaretta)
quadratini di pasta NB. Di prassi non sono all’uovo e si cucinano con ceci, cicerchia o lenticchie; mentre con i fagioli si usano i sagnózzi.
Probabilmente deriva da CICOGNÓLA, termine antico per indicare un sifone, un raccordo di acqua.
Al Vecchio Borgo(Murricó Vécchiu) ne esistevano 4 o 5 che convogliavano le acque reflue fuori le mura.
1. mostro s.m. 2. drago s.m. 3. diavolo s.m. (afor. di Lucifero, Cerbero)
«Vidi de carmatte, me pari un cifaru!»