1. appellare 2. ricominciare v. 3. fare l’appello .
Nel gioco della morra, ricominciare da capo per l’errore di uno dei giocatori
♥Questo verbo ha anche la forma riflessiva che si coniuga interponendo i pronomi riflessivi ME, TE, SSE, CE, VVE.
Dizionario (Pagina 5 di 89)
appetito s. m
1. dopo 2. di seguito 3. pedisseguo
1. aia sos. 2. ara (misura)sos. 3. altra pron
“éa spasu i facióli nell’ara pé falli assólà!” aveva steso i fagioli sull’aia per assolarli
“un’ara? boh! me sa che pé fà ‘na coppa* de terra ce vóju sette are.” Un’ara? Boh! Mi sembra che per una coppa di terra occorrano sette are!
” Cumbìnane un’ara de ‘e tee e te remanno a casóta!” Combinane un’altra delle tue e ti rimando a casa tua!
*(1 coppa =770mq circa)
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arabi s. m. arabacci… forse dalle antiche reminescenze per le invasioni…
1. albagia 2. alterigia 3. spocchia s. f.
Alberico n.prop.
Alberto n. prop
acero s. m . (sostegno o capotesta della vite)
l’arbiru è usato come capotesta o sostegno della vite che normalmente è l’acero.
Mentre l’arburu è l’arbero in generale.
Qualche volta è usato l’urmu (olmo). Comunque, molti non fanno questa distinzione e usano indistintamente arbiru o arburu.
Però quello delle navi è arbiru dea nave.
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arbitrio s. m.
1. mistero s. m. 2. cose nascoste ♠«che ete paura che se scopre l’arcanu? avete forse paura che si scoprano le marachelle nascoste?»
Alceste n. prop.
alchermens s. m.
♠ liquore per dolciingredienti:
350g d’alcool a 95°, 350g di zucchero, 500g d’acqua, 7g di cannella in canna, 4g di cocciniglia, 1,5g di macis, 1g dì chiodi di garofano, 1g di cardamomo, 1g di vaniglia, 60g d’acqua di rose.Preparazione:
L’alchermes vanta un’origine nobile e la sua celebrità va attribuita a Caterina de’ Medici che lo introdusse alla corte di Francia. Si mettono le spezie, l’alcool e 200g d’acqua in un vaso per 15 giorni agitando due volte al giorno. Sciogliere lo zucchero nei rimanenti 300g d’acqua e aggiungerlo al macerato. Fate riposare per un giorno, filtrate e appena prima di imbottigliare aggiungete l’acqua di rose.
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1. arcione s. m., lat. *arcio –onis (der. di arcus «arco»)– Ognuna delle due parti del basto e della sella rilevate ad arco (una anteriore l’altra posteriore), anticamente molto alte e rivestite di lamine d’acciaio fra le quali il cavaliere viene a trovarsi quasi incassato.
2. persona di mentalità contorta e parziale. agg. ” si’ stortu come ‘narcione de mmastu “: sei una persona di parte
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