L’AVVERBIO
L’avverbio nel dialetto ha la stessa funzione che nell’italiano ossia quella di modificare, precisare, specificare, determinare il significato di altre parole, quali il verbo, l’aggettivo, un altro pronome, un’intera frase.
In questo contesto, però, non interessa tanto la loro classificazione, quanto interessa annotare le differenze più vistose, rispetto all’italiano, riguardo agli avverbi di luogo e di tempo, perché gli avverbi di modo e di quantità sono abbastanza simili anche nel grado e nelle alterazioni.
Gli avverbi di luogo più usati in moriconese sono:
ecco/quà qui
èsso costì (vicino a chi ascolta)
loco/llà là (lontano da chi parla e da chi ascolta)
loco jó laggiù
loco sù lassù
loco llà in quel punto là.
In alcuni casi si usa quà al posto di ecco, per es. per chiedere a qualcuno di avvicinarsi:
vvé po’ quà =vvé po’ ecco vieni qui;
mentre per chiedere di prendere, o meglio per farsi aiutare a prendere qualcosa vicino a chi ascolta si dice:
cchiappa ‘mpó èsso prendi costì.
Gli avverbi di tempo e le locuzioni avverbiali più comuni sono:
mó ora
doppu dopo
maddimà stamattina
masséra stasera
ddimatina domattina
dimanammatina domani mattina
ddimanassera domanisera
doppuddimà dopodomani
latraieri l’altroieri
quillaru giorno/ latrugiorno l’altro giorno
‘narugiorno un altro giorno (futuro)
oggi a otto otto giorni fa
↑ dipende dal contesto ……… tra otto giorni